Gatto e mimosa: che succede se la mangia? | Cane In Viaggio

8 marzo, gatto e mimosa: che succede se la mangia?

Vivere con un gatto
8 marzo gatto mimosa
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Per la Giornata Internazionale della Donna un amico o un parente ti ha portato un mazzo di mimose? Si tratta di un pensiero carino, ma che potrebbe trasformarsi in una tragedia se in casa hai un gatto. Sapevi che questi fiori, infatti, possono essere velenosi per i mici? Vediamo insieme come comportarsi se il gatto mangia la mimosa proprio mentre gli umani di casa sono distratti.

L’8 marzo, il tuo gatto e una mimosa

In genere i gatti adulti sono in grado di riconoscere le piante tossiche, ma è sempre meglio che anche l’essere umano che se ne occupa sappia distinguerle, così come i proprietari di cagnoni devono conoscere le piante velenose per i cani. Va considerato, infatti, che un cucciolo o un micio che è abituato a stare sempre in appartamento potrebbe non sapere cosa ha di fronte e, spinto dalla curiosità, annusare o leccare la pianta nociva. 

L’8 marzo il tuo gatto può incontrare una mimosa se ne hai una in casa, ma anche se si trova fuori e si avvicina a un albero di questa pianta. Cosa fare in questi casi? Scopri se ha ingerito i particolari fiori gialli e contatta il tuo veterinario: l’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) annovera infatti la mimosa tra le piante tossiche per i gatti. 

Il gatto mangia la mimosa: a quali sintomi andrà incontro?

Se il tuo gatto mangia la mimosa o ne ingerisce i fiori per sbaglio, potrebbe sviluppare tutti i sintomi di una vera e propria intossicazione. Questi comprendono vomito, diarrea, convulsioni e, nei casi più gravi, difficoltà respiratorie. Insomma, te ne accorgerai perché il micio presenterà un malessere diffuso e apparirà debole, spossato e tremante.

Chiama subito il tuo veterinario. Sconsigliamo di indurre il vomito per espellere la sostanza dannosa. Non sai mai se puoi peggiorare la situazione con i metodi fai da te. Piuttosto, metti il micetto in un trasportino, raccogli un campione della pianta e portalo dal suo medico di fiducia o in un pronto soccorso veterinario. Meglio lasciar fare ai professionisti della salute degli animali.

Gatto e mimosa, come tenerli lontani

E se volessi eliminare il problema alla radice? Sarebbe bene educare il micio a non avvicinarsi alle piante che non conosce e più in generale a non ingerire nulla che non sia la pappa preparata appositamente per lui. Ma è possibile? Sappiamo che i gatti sono animali estremamente curiosi e, in base al loro carattere, difficilmente si terranno lontani da qualcosa di nuovo che arriva in casa.

Quindi, a meno che il tuo amico a quattro zampe non sia diffidente di natura, è bene tenere gatto e mimosa ben lontani. Come? Posiziona il tuo mazzo di fiori in una stanza della quale chiuderai la porta, o in una zona della casa che il micio non frequenta. Oppure, se non è abituato a salire sui mobili, metti il vaso con la mimosa molto in alto su uno scaffale o una libreria. Un altro metodo utile è distrarre il tuo gatto dalla mimosa con cibo, giochi e coccole che lo indurranno a trascorrere tempo lontano dalla pianta potenzialmente tossica.

Alternative non tossiche per avere piante in casa e salvaguardare il micio

Se gatto e mimosa non vanno d’accordo, ci sono altre piante con cui puoi decorare casa, anche in occasione della Giornata Internazionale della Donna, senza pericoli per il tuo micio. Tra queste l’aloe, il bambù, e le piante aromatiche (timo, prezzemolo, menta) sono belle da vedere e assolutamente sicure per i gatti. Lo stesso vale per la camomilla e l’erba gatta, che puoi tenere tranquillamente in giardino o in un’aiuola senza temere per la salute del tuo micio.

La maggior parte dei fiori, invece, danno ai gatti gli stessi problemi della mimosa: gigli, primule, iris, glicine e tulipani vanno tenuti lontani dal tuo amico peloso per evitare problemi di salute.

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