Passaporto per il cane: 5 consigli per l'estero | Cane In Viaggio

Passaporto per il cane: 5 consigli per andare all’estero con Fido

Consigli per viaggiare con il cane, Vacanze con il cane
cane in viaggio all'estero a londra
Feb
14

Quando si ha intenzione di fare una vacanza fuori dall’Italia con un animale è indispensabile programmare ogni minimo dettaglio con largo anticipo, in maniera tale da poter provvedere al disbrigo di tutta la documentazione necessaria ai cani.

Il passaporto per il cane è il documento necessario per viaggiare all’estero con il cane, e contiene i dati del proprietario, i dati anagrafici dell’animale, tutte le vaccinazioni effettuate, le visite mediche e se sono stati fatti dei trattamenti particolari.

Il documento è dunque fondamentale per viaggiare fuori dell’Italia in compagnia del peloso: infatti, la legge europea stabilisce che il cane può spostarsi nei Paesi membri della UE con microchip oppure con tatuaggio se fatto in data precedente al 3 luglio 2011 e passaporto identificativo apposito.

Ecco dunque 5 consigli utili per svolgere tutto al meglio.

1. A chi bisogna rivolgersi per il passaporto per cane

Per effettuare la richiesta del passaporto per cane bisogna rivolgersi ai Servizi Veterinari dell’ASL. Prima però l’animale deve risultare iscritto all’Anagrafe Canina degli Animali da Affezione. Si può procedere all’iscrizione rivolgendosi ai Veterinari libero professionisti accreditati oppure recandosi presso il Dipartimento Veterinario della ASL.

La registrazione prevede il pagamento di una somma che generalmente si aggira attorno ai 28,00 euro ma varia da regione a regione, da effettuare tramite un bollettino postale intestato alla ASL regionale.

Se invece la destinazione da raggiungere all’estero riguarda uno dei paesi esterni all’Unione Europea è doveroso informarsi sui regolamenti vigenti in ciascuno Stato. Sul sito del Ministero della Salute si trovano i paesi da raggiungere e normative previste da ognuno.

2. Il cane deve avere il microchip

Il cane deve avere sotto la cute un microchip indicativo, obbligatorio dal 1° gennaio 2005, e deve essere apposto in una zona del corpo che deve essere specificata sul passaporto. Sul documento deve infatti essere riportata la dicitura collo, spalla sinistra o destra, e deve essere anche riportato il numero del microchip.

Questo dispositivo è utile in quanto permette sia di identificare il cane che il suo padrone, ne impedisce l’abbandono, lo smarrimento ed eventuale vendita illegale. Per farlo installare bisogna rivolgersi all’Asl veterinaria della zona, sempre dopo aver effettuato l’iscrizione all’anagrafe canina regionale.

Il microchip non arreca alcun fastidio all’animale e funziona con la tecnologia RFID di onde a frequenza. Il codice di identificazione di 15 cifre è leggibile solo dai veterinari abilitati tramite un apposito lettore.

3. Bisogna effettuare la vaccinazione antirabbica

Il passaporto cane non viene rilasciato se prima l’animale non viene sottoposto alla vaccinazione antirabbica. La richiesta del documento di identificazione dell’animale può essere fatta dopo 21 giorni dall’esecuzione della vaccinazione antirabbica.

Nel caso il passaporto venga richiesto successivamente alla vaccinazione eseguita ed in corso di validità, questa verrà registrata dal veterinario ufficiale dell’ASL sul documento. Una cosa importate da sapere è che il passaporto può essere rilasciato solo a partire dall’età di tre mesi compiuti in quanto i cuccioli al di sotto di questa età non possono fare la vaccinazione antirabbica.

Per chi viaggia spesso fuori dall’Italia con il proprio cane al seguito è consigliato il vaccino antirabbico che ha una copertura di tre anni. Prima di farlo però è necessario verificare che sia riconosciuto nel Paese da raggiungere e quali sono i tempi previsti per l’ingresso del cane. Ad esempio, in Giappone il cane non entra se ha meno di quattro mesi, mentre la Finlandia prevede che trenta giorni prima del suo arrivo sia trattato anche contro la tenia.

La vaccinazione nel passaporto viene riportata dal veterinario nel primo riquadro dedicato alla prevenzione della rabbia. Ad attestare l’avvenuta vaccinazione è la data di inoculazione del vaccino e l’adesivo applicato riportante il numero di batch del vaccino nell’apposito spazio. Sopra di esso il veterinario metterà firma e timbro.

4. Il passaporto cane sostituisce il libretto delle vaccinazioni

Il libretto sanitario è viene rilasciato in genere dal veterinario al proprietario nel momento in cui si fanno le prime visite, le sverminazioni e i vaccini al cucciolo. In questo documento il veterinario trasferisce dati del proprietario, razza dell’animale, età e caratteristiche. Tuttavia, il libretto delle vaccinazioni ha solo un valore soltanto generico e non legale.

Il passaporto è un documento legale a tutti gli effetti, e in esso possono essere contenute tutte le vaccinazioni fatte al cane nel corso della sua vita. Per viaggiare fuori dall’Italia non serve quindi il libretto sanitario, in quanto il passaporto del cane lo sostituisce in tutto e per tutto.

5. Quanto costa fare il passaporto per il cane

Inizialmente il costo del passaporto per il cane il prezzo per farlo rilasciare dai Servizi Veterinari dell’Asl riguardava solamente il materiale e si aggirava sugli 8 euro. Ad oggi le cose sono diverse e ogni Asl ha un suo tariffario, e i prezzi in giro variano quindi dai 10 euro fino ad arrivare ai 50 euro, a seconda della regione in cui ci si trova.

Proprio per questo motivo, dunque, è evidente che si può spendere da un minimo di 10-12 euro fino a 40-50 euro. Inoltre, se l’animale non possiede il microchip, vanno aggiunte anche le spese per la sua inoculazione.

Non è assolutamente colpa dei veterinari se in alcune regioni i prezzi sono più elevati e quindi non ha senso lamentarsi con loro. Il passaporto del cane dura per tutta la vita dell’animale. In caso di morte, il documento deve essere riconsegnato all’Anagrafe di riferimento e deve riportare la notifica del decesso dell’animale.

Per concludere, quando si intende viaggiare all’estero con il proprio amico a 4 zampe è indispensabile sottoporre il cane ad una accurata visita dal veterinario. Sarà lo specialista a verificare le condizioni di salute dell’animale e a consigliare tutta la documentazione e l’iter da seguire per ottenerla.

I risultati dei test immunologici per la rabbia riportati sul passaporto dell’animale entro 24 ore prima della partenza. Inoltre, anche al rientro bisogna sottoporre l’animale ad un controllo ulteriore, per accertarsi che il cane non sia stato contagiato da eventuali patologie durante la vacanza all’estero.

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