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Oltre a rimuovere gli escrementi del proprio cane quando si frequentano luoghi pubblici, in Sicilia la legge obbliga anche a pulire la pipì con l’acqua.
Quando si porta il proprio cane in un luogo pubblico bisogna prestare attenzione a come si comporta con le persone e gli animali, ma è necessario anche rimuovere i suoi escrementi con un sacchetto igienico. Possiamo vedere persone che pensano alla pulizia del loro animale e dell’ambiente tutti i giorni camminando per strada, andando al parco, ma solo in Sicilia vedremo pulire la pipì del cane per strada, per eliminare l’odore di urina del cane. Si tratta di una vera e propria legge che costringe i proprietari dei cani a bagnare la pipì con l’acqua per mantenere l’ambiente più pulito.
Il cane può fare la pipì per strada?
Un cane è libero di fare la pipì per strada, ovviamente non può capire quali sono i luoghi migliori in cui fermarsi, per questo ci deve pensare il proprietario. Ovviamente è meglio optare per un prato rispetto all’asfalto, perché in quest’ultimo caso l’odore potrebbe sentirsi di più e dare fastidio alle persone che passeggiano. Per passeggiare con il cane bisogna avere quindi un po’ di attenzioni verso le persone e l’ambiente circostante, ma non c’è niente di veramente obbligatorio, se non raccogliere i suoi escrementi. In Sicilia invece le cose sono diverse, perché bisogna anche pulire la pipì del cane per strada con dell’acqua, per fare in modo che non si senta l’odore, e questo è un provvedimento contenuto nel DDL “Norme per la tutela degli animali e la prevenzione del randagismo“, approvato dall’Assemblea Regionale Siciliana.
Pipì cane marciapiede: cosa dice la legge
La normativa che dice di pulire la pipì del cane per strada fa parte di una legge molto più complessa, il testo è diviso in 31 articoli che hanno lo scopo di contrastare il randagismo e prendersi cura degli animali abbandonati. La legge è stata proposta dal Movimento 5 Stelle e vieta anche l’accattonaggio con gli animali e le campagne per le adozioni degli animali.
Una di queste norme obbliga i proprietari dei cani a portare, durante la passeggiata al parco o per strada, oltre ai sacchetti per raccogliere gli escrementi anche una bottiglietta con acqua da versare nel punto esatto in cui il cane ha fatto pipì. Questo provvedimento è stato proposto il 5 Luglio ed è stato rivisto nelle consultazioni successive. I doveri appartengono ai singoli Comuni e ai proprietari degli animali.
Dove può fare la pipì il cane
Il cane può fare la pipì nei luoghi pubblici, l’importante è che non la faccia su oggetti personali, ad esempio sulle automobili. Molte persone preferiscono portare i loro cani a passeggio in campagna perché è molto più semplice gestire l’animale in mezzo alla natura. Lui si diverte di più e non bisogna preoccuparsi dei suoi bisogni o comunque non così tanto come in un parco cittadino.
Anche se la normativa sulla pipì dei cani sembra severa, in realtà gli animali domestici potranno accedere a qualsiasi area di uso pubblico come parchi, spiagge, giardini, eccetto quelle zone in cui è esposto un divieto. Gli animali possono entrare anche in strutture come gli ospedali, mezzi pubblici, uffici pubblici ma con il guinzaglio, senza lasciarli liberi. Inoltre, i comuni hanno la responsabilità di recuperare gli animali feriti o malati o di segnalare la presenza di qualche cane randagio per portarlo in una struttura dedicata.
Il DDL “Norme per la tutela degli animali e la prevenzione del randagismo” prevede di dare dei soldi ai rifugi pubblici in cui gli animali verranno microchippati e sterilizzati. L’obiettivo è quello di tutelare gli animali il più possibile, vietando il trasferimento di gatti e cani da una regione all’altra.